FC LUGANO
"Siamo i figli della serva"
Pubblicato il 08.04.2025 07:59
di L.S.
Per Angelo Renzetti, quello che sta succedendo in Super League, contro il Lugano, non è certo una novità. Da sempre, l’ex presidente, va dicendo che c’è un “potere” occulto, o qualcosa del genere, che è contro il Ticino.
E l’episodio di cui si discute tanto in queste ore, ossia il cartellino rosso non dato ad Ajeti per fallo su Grgic, conferma che c’è qualcosa che non va.
“Io non sono sorpreso, ormai è una cosa sistemica. Quand’ero presidente non reclamavo mai, perché avevo capito che tanto non sarebbe cambiato nulla. È l ‘arroganza degli svizzeri tedeschi, che hanno un po’ in tutte le cose, si credono superiori a tutti. Vanno bene quando vengono in Ticino in vacanza, a cercare il sole, ma per il resto sappiamo tutti come sono”.
E noi ticinesi dovremmo ribellarci?
“Ormai non cambia nulla, siamo i figli della serva e lo vediamo tutti i giorni. Specialmente nel calcio”.
Cosa ne pensa di quello che è successo domenica a Basilea?
“Schärer è l’esempio dell’arroganza di cui parlavo: non ha nemmeno richiamato l’arbitro al VAR. Basta vedere come arbitra per che tipo è. Per quanto riguarda invece l’arbitro (von Mandach), davanti a 30 mila persone non fischia, non vuole mica finire nel tritacarne”.
Un episodio purtroppo decisivo:
“Ma certo, uno di quelli che cambia il destino di un campionato. Ed è vero peccato, perché il Lugano, anche con tutte quelle assenze, ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Se pensiamo a tutti gli infortuni che ha avuto, riesce comunque a restare al livello delle altre”.
Ovvio che se poi ci si mettono gli arbitri…