Martedì i granata hanno lavorato duro. Prima agli ordini di Giovanni Proietti, poi a quelli di Giuseppe Sannino. La squadra, incapace di vincere una partita dal 25 gennaio (19.esima di campionato. 3-0 allo Sciaffusa), è giunta a una svolta: o dentro o fuori, anche perché nell’ultima giornata è in programma quello che potrebbe essere definito uno “spareggio” (sul campo dei renani).
D’accordo che oggi bisogna concentrarsi sulla partita di sabato con Il Vaduz per cui non è il caso di guardare così lontano (la stagione si concluderà il 23 maggio). La compagine del Liechtenstein sinora ha incamerato tutti i punti disponibili (6), imponendosi anche al Comunale l’8 dicembre, oltre a rimanere imbattuta al Rheinpark. C’è poi da aggiungere che il Vaduz è reduce dalle vittorie contro Xamax e Wil e che nelle ultime cinque partite ha totalizzato 10 punti (il Bellinzona 1). Per non dire delle 17 reti che Enzler e compagni hanno incassato.
D’accordo che oggi bisogna concentrarsi sulla partita di sabato con Il Vaduz per cui non è il caso di guardare così lontano (la stagione si concluderà il 23 maggio). La compagine del Liechtenstein sinora ha incamerato tutti i punti disponibili (6), imponendosi anche al Comunale l’8 dicembre, oltre a rimanere imbattuta al Rheinpark. C’è poi da aggiungere che il Vaduz è reduce dalle vittorie contro Xamax e Wil e che nelle ultime cinque partite ha totalizzato 10 punti (il Bellinzona 1). Per non dire delle 17 reti che Enzler e compagni hanno incassato.
Non ci sembra il caso di puntare l’indice sull’allenatore, Beppe Sannino ci sta mettendo tutta la sua scienza calcistica, a rimanere sotto esame sono i giocatori che si sono fatti infilare ben sette volte dai ginevrini. E allora è lecito porsi qualche domanda. Sedute troppo pesanti (due al giorno)? Eccessivamente incalzante il lavoro di Giovanni Proietti sul piano fisico? Chiaro che di giocatori seduti a parlottare (accadeva con gli spagnoli) non ci sono più tracce: ma è un bene o un male per ragazzi apparentemente fragili mentalmente?
Sconcerta che la squadra sia ancora priva (ci avviamo al termine del campionato) di un cambio di marcia. Contro l’Etoile ci si sarebbe aspettata una reazione nel secondo tempo. Qualcuno ha forse visto Gorga e Matondo (per fare due nomi) metterci grinta e si è accorto che Rossi (!) si era fatto autore di qualche spunto offensivo? E che dire di Tokam entrato in campo per farsi espellere, o di Enzler, scusate il giro di parole, « impalato » tra i pali? A proposito di portiere, Serif Berbic da quanto vediamo in allenamento, è in forma splendente. Non è il caso di dargli una chance?
Contro il Vaduz ci si aspetta perlomeno una prova d’orgoglio. I granata nelle intenzioni dei dirigenti (Bentancur e Martignoni Polti) erano partiti sulle ali della vittoria con il Wil (finita nel modo che tutti sappiamo) per suonarle a tutti. Invece, ne abbiamo avuto conferma sabato alla Fontenette, sono finiti ‘suonati’ loro.
Orbene, i mezzi per tirarsi fuori dalla mischia ci sono, ma - tanto per cominciare - bisognerà mettere a tacere il Vaduz.
O la va o la spacca…
Orbene, i mezzi per tirarsi fuori dalla mischia ci sono, ma - tanto per cominciare - bisognerà mettere a tacere il Vaduz.
O la va o la spacca…
(Foto ENLA)