CHAMPIONS LEAGUE
Luis Enrique ha cambiato il PSG
Pubblicato il 09.04.2025 06:13
di Red.
 
E se il PSG vincese la Champions League? Il campionato francese, ma quella non è più una notizia, l’ha già vinto. E anche quest’anno, con grande vantaggio, mettendo in mostra una squadra giovane, forte e motivata. Un vero collettivo.
Eh sì, il piccolo miracolo di Luis Enrique, tecnico di Gijòn, è stato quello di far diventare il PSG una vera squadra. Non più una mescolanza di grandi giocatori, che sembravano più che altro delle figurine molto costose. Ognuno che giocava per sé e che, a parte il campionato, non ha vinto nulla. In maniera quasi incredibile, pensandoci bene. Buffon, ex portiere dei parigini, una volta disse: “Quando li vedevo fare il torello, pensavo che sarebbe stato impossibile non vincere la Champions”.
Ma il calcio, ovviamente, non è solo tecnica: no, è soprattutto voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro, giocare come una squadra vera.   
E a qualcuno, adesso verranno in mente le parole di Luis Enrique, la scorsa estate: “Tutti noi sapevamo che Mbappé avrebbe lasciato il PSG: per noi non cambia nulla anzi sono convinto che il prossimo anno saremo più forti. Segnatevi queste mie parole: il PSG sarà più forte», disse Luis Enrique il giorno dopo l’ufficializzazione dell’addio del francese in direzione Madrid.
Con Dembélé, Doué, Barcola e Kvaratskhelia. e tanti altri giovani che hanno fame e talento, sembra che la strada intrapresa sia quella giusta. E nessuno a Parigi, oggi, rimpiange Mbappé. Il calcio è incredibile e sa regalare storie bellissime. E questo PSG ne sta scrivendo una molto bella.
Questo, come scrivono a Parigi, è “un progetto senza stelle, che convince”.
 Il tecnico spagnolo, a lungo descritto “unicamente” come un pedagogo, sembra finalmente aver rivelato la sua vera natura di paziente seminatore rimasta troppo a lungo nascosta dietro la maschera del personaggio spigoloso e poco incline a scendere a compromessi. Insomma, ora Luis Enrique sarebbe diventato un vero allenatore.
Pochi giorni fa ha vinto la Ligue 1 con sei giornate d’anticipo e senza perdere nemmeno una partita: un piccolo record, che dimostra quanto sia forte che squadra, che adesso punta all’Europa, a quella Champions League che non è mai riuscita a vincere, nonostante gli enormi investimenti passati.
Il suo PSG è una squadra ordinata e coordinata, che cresce attraverso il lavoro e il confronto quotidiano, che ha sparso il sale sulle macerie del Manchester City di Guardiola e che ha brutalizzato il Liverpool di Slot nel doppio confronto.
Il progetto è tutto suo, è lui l’uomo che fa e disfa: si è guadagnato questa fiducia e adesso tocca a lui decidere il percorso, i tempi di percorrenza, le soste, la velocità di crociera. Lo ha meritato lui, lo ha meritato il PSG che si è fidato di lui e della sua visione di grandezza: stasera inizieremo a scoprire quanto manca davvero al suo compimento. Contro l’Aston Villa bisogna confermarsi e forse, adesso, arriva il momento più difficile.
Ma questo PSG sembra essere pronto.