AC BELLINZONA
Sannino ha voglia di rifarsi
Pubblicato il 11.04.2025 07:19
di Enrico Lafranchi
Per I granata il campionato riparte col Vaduz. Ma sarebbe meglio dire che parte (domani sabato alle 18) visto che non vincono più una partita da dieci giornate. Non è però di questo che vogliamo parlare. Se non per dire che la squadra del Liechtenstein ha vinto tutti e tre i precedenti incontri facendo l’en plein di 9 punti. Semmai il rammarico per gli undici di Martignoni Polti e Bentancur è di avere perso a tavolino qualcosa come 6 punti per incompetenza di staff e dirigenti.
La posta in palio è però troppo importante per continuare a ripetere le stesse cose, a prescindere dal fatto che la squadra invece degli attuali 24 punti ne poteva contare 30 e, di riflesso, trovarsi posizionata in una zona molto meno calda della classifica. La cosa più importante, in questo momento tanto delicato, è che Bentancur e Martignoni Polti abbiano la massima fiducia in mister Sannino, che non può minimamente essere incolpato della deficitaria trasferta a Carouge.
Lo spettacolo visto alla vecchia Fontenette (stadio comunque più giovane di una ventina di anni rispetto al Comunale) è stato deprimente, non solo per quanto avvenuto in partita, ma anche alla fine. Senza entrare nel merito (cosa sia andato a fare Sannino in curva non lo sappiamo: forse a difendere l‘ „armata Brancaleone“ - beninteso, non quella dí Monicelli?), è bene precisare che i Boys 07, sono per abitudine, in ogni stadio della Svizzera interna, quasi sempre gli unici sostenitori (cori a parte, da biasimare) della bandiera che sventola dal 1904. Sannino, ‚bersagliato’ anche sui Social (anche solo per il fatto che in molti si stanno chiedendo se quella di Pablo sia stata la scelta giusta) gode ancora della fiducia, per ora, da parte del patron. Lo spogliatoio è dalla sua (diversamente in allenamento non riscontreremmo un clima così disteso), quanto all’allenatore - che aveva lavorato anche nella serie A della vicina Penisola - la salvezza del Bellinzona può avere il valore di uno ‚scudetto’. Semmai, come abbiamo già fatto osservare, c’è da chiedersi se questo suo ‘predicare’ calcio di qualità nella nostra lingua (per un anno e mezzo si è sentito ‚urlare’ soltanto in spagnolo), sia recepito da tutti. Anche dagli ‚züchin’ che con Benavente-Rosas-Megias non hanno mai avuto nulla da ridire? Presumiamo di sì. L’impegno e la volontà di Sannino, di trarre il massimo dalla squadra, sono lampanti. La sua conduzione, a nostro modo di vedere, non nasconde lati ‚oscuri‘ (rispetto a quando si trovava sulla panchina del Paradiso sembra anche molto più comprensivo con i giocatori). Parliamo inoltre di un mister dal polso fermo, al quale non bisogna di certo insegnare il ‚mestiere‘. Logico che faccia fatica a governare un gruppo cui manca, come ha sempre sostenuto Kubilay Türkyilmaz, un bel po‘ di qualità. Una squadra, si era detto ad inizio stagione, lanciata verso la Super League (sic)! Pretendere che in un paio o tre di settimane questa stessa squadra potesse crescere tecnicamente era, e rimane, una missione ‚impossibile‘. Ciò vale anche sul piano mentale (già Raineri, poi Chieffo e lo stesso Benavente lo avevano sottolineato - si tratta di una ‚lacuna‘ che si trascina ormai da anni). Senza quest’altra ’défaillance’ crediamo che i problemi di casa Granata si sarebbero, almeno in parte, potuti risolvere.
Oggi come oggi è indispensabile evitare di fare un altro passo indietro. Beppe Sannino ne è cosciente! Noi vorremmo invitare la piazza a sostenere in maniera più numerosa e calorosa i giocatori e lo staff. Esortiamo nel contempo i Boys a farsi ‘sentire’ ancora di più, evitando naturalmente di ‘investire’ di cori inappropriati il patron e il presidente, meritevoli di incondizionato rispetto.
(Foto ENLA)