Perché il Real Madrid è considerata la squadra di calcio più carismatica del pianeta? Semplice: perché se, al suo posto, ce ne fosse stata un'altra, nessuno avrebbe neppure ipotizzato che ci fossero delle possibilità di rimontare un 3-0 all'Arsenal, non proprio l'ultima delle squadre. Tuttavia, essendoci di mezzo il Real, e con 90' al Bernabeu da giocare, si lascia aperto il pronostico: non si trovano commentatori che vogliano inchiodare i madridisti, condannandoli in anticipo. 
Prima o poi, però, si dovrà tirare la riga, per usare un vecchio detto del presidente Renzetti. E, anche se sommessamente, si può già iniziare a guardare qualche numero: oggi, perché mercoledì sera sarà troppo facile. Il Real Madrid, in questa stagione, ha oggettivamente perso qualche partita di troppo. Colpa di Ancelotti? Diciamo che le responsabilità vanno spalmate. E, probabilmente, guardando la rosa, seppure imponente, si può anche scrivere che il grande assente è l'equilibrio.
I Blancos hanno da metà campo in su giocatori straordinari. Ma se è vero che, nel calcio, vince chi fa un gol in più, si può fare una lettura inversa: vale a dire che vince chi incassa un gol in meno. L'esempio da prendere è l'Inter: una squadra che, a livello individuale, vale meno del Real Madrid, ma che è equilibrata e solida, avendo incassato solo 4 reti nella massima competizione europea.
La sensazione è che aver giocato tutto su Mbappé sia stata una mossa magari fruttuosa sotto il profilo del marketing, ma molto meno tecnicamente. I 4 fenomeni davanti, ovviamente, non garantiscono la necessaria copertura.
E Carlo Ancelotti? Dovrà provare, ancora una volta, a convincere i suoi della loro forza, e delle loro possibilità di poter scrivere un'altra pagina indelebile della storia del calcio. Vedremo cosa accadrà, la settimana prossima e in quelle successive.