Ultimo posto in classifica, a sette giornate dalla fine. Tre punti di svantaggio da quel Bavois che domani arriverà al Maglio per una partita a dir poco fondamentale.^
Il Lugano II deve vincere, per acciuffare i vodesi e rilanciare le speranza di salvezza. Un compito tutt’altro che scontato e che passa, appunto, dalla sfida di domani.
Andrea Vitali, da poco più di un mese sulla panchina bianconera (ha sostituito Zanetti), la vede così:
“Non è una gara definitiva, anche se ovviamente, è molto importante. Arriviamo con la giusta concentrazione, vogliamo fare una grande partita”.
Attaccare senza scoprirsi troppo: sarà questo il segreto?
“Sì, certo, questo sarà fondamentale. Bisogna trovare l’equilibrio giusto durante la partita e poi, ovviamente, sperare in qualche episodio positivo”.
La salvezza è importante, così come la formazione dei giovani:
“Il risultato conta tanto, è ovvio, ma la formazione dei ragazzi è davanti a tutto. È chiaro che una categoria come la Prima Promotion ti permette di avere avversari più quotati, e per una squadra come la nostra, è sempre una bella sfida”.
In un mese, cos’è riuscito a portare della sua filosofia?
“A questo punto della stagione, non è tanto un discorso di gioco o tattica, ma piuttosto una questione mentale. Bisogna infondere ai ragazzi la convinzione di potercela fare. È un po’ il compito di chi allena i giovani: si cerca di far capire quali virtù ci vogliano per fare una carriera importante”.
Lavorare a Lugano è un piacere:
“È un club molto organizzato, con le idee chiare: Roman Hangarter mi prese quasi due anni fa per allenare l’Under 19 del Team Ticino, e ora sono qui con l’U21. Non posso fare altro che ringraziarlo e cercare di sposare al massimo la filosofia del club”.
Contro il Bavois mancherà ancora bomber Babic: Andrea Maccoppi sarà ancora l’unico fuori quota a disposizione di Vitali.
Tra i vodesi, da segnare la presenza del difensore centrale Rodrigues, l’anno scorso con la casacca dell’AC Bellinzona, e dell’ex Paradiso Mobulu. In panchina Bekim Uka, da una vita al Bavois.
Il Lugano II deve vincere, per acciuffare i vodesi e rilanciare le speranza di salvezza. Un compito tutt’altro che scontato e che passa, appunto, dalla sfida di domani.
Andrea Vitali, da poco più di un mese sulla panchina bianconera (ha sostituito Zanetti), la vede così:
“Non è una gara definitiva, anche se ovviamente, è molto importante. Arriviamo con la giusta concentrazione, vogliamo fare una grande partita”.
Attaccare senza scoprirsi troppo: sarà questo il segreto?
“Sì, certo, questo sarà fondamentale. Bisogna trovare l’equilibrio giusto durante la partita e poi, ovviamente, sperare in qualche episodio positivo”.
La salvezza è importante, così come la formazione dei giovani:
“Il risultato conta tanto, è ovvio, ma la formazione dei ragazzi è davanti a tutto. È chiaro che una categoria come la Prima Promotion ti permette di avere avversari più quotati, e per una squadra come la nostra, è sempre una bella sfida”.
In un mese, cos’è riuscito a portare della sua filosofia?
“A questo punto della stagione, non è tanto un discorso di gioco o tattica, ma piuttosto una questione mentale. Bisogna infondere ai ragazzi la convinzione di potercela fare. È un po’ il compito di chi allena i giovani: si cerca di far capire quali virtù ci vogliano per fare una carriera importante”.
Lavorare a Lugano è un piacere:
“È un club molto organizzato, con le idee chiare: Roman Hangarter mi prese quasi due anni fa per allenare l’Under 19 del Team Ticino, e ora sono qui con l’U21. Non posso fare altro che ringraziarlo e cercare di sposare al massimo la filosofia del club”.
Contro il Bavois mancherà ancora bomber Babic: Andrea Maccoppi sarà ancora l’unico fuori quota a disposizione di Vitali.
Tra i vodesi, da segnare la presenza del difensore centrale Rodrigues, l’anno scorso con la casacca dell’AC Bellinzona, e dell’ex Paradiso Mobulu. In panchina Bekim Uka, da una vita al Bavois.