La stagione si è un po’ complicata. Colpa degli ultimi
risultati non proprio brillantissimi e di una lunga serie di infortuni, che
privano Mattia Croci-Torti di quelle alternative che fino a poco tempo fa,
avevano fatto la fortuna del Lugano. In casa Lugano, c’è da crederci, questo
sarà un tema spinoso di fine stagione: proprio il CEO Blaser, la scorsa estate,
aveva sottolineato che quest’aspetto, così importante, sarebbe stato monitorato
da vicino. Vedremo se ci saranno conseguenze.
Intanto, oggi a Cornaredo, arriva il San Gallo, in una di quelle partite, e non è solo retorica linguistica, che sarebbe fondamentale vincere, per evitare di doversi giocare un posto tra le prime sei tra una settimana a Losanna.
Difficile però, in questi giorni, non ripensare a ciò è che è successo a Basilea domenica scorsa, con quella decisione dell’arbitro von Mandach (mal coadiuvato al VAR dal nostro numero uno, Schärer), che non ha espulso Ajeti per un monumentale fallo su Grgic. Un intervento, che anche oltre Gottardo, è stato giudicato unanimemente da cartellino rosso. Addirittura, dalla Federazione, che dopo qualche perifrasi linguistica, ha dovuto ammettere che “l’espulsione sarebbe stata la soluzione auspicata”.
Insomma, ancora una volta il Lugano è stato danneggiato, e a un certo punto, delle scuse non si sa più cosa farsene.
Questo tipo di errori, oltre a condizionare i campionati, possono risultare decisivi per la carriera di un giocatore o di un allenatore. Insomma, per la vita di chi fa sport, che non dura così tanto e che ogni tanto può essere influenzata da decisioni altrui. Che ovviamente, non possono essere prese con leggerezza.
Intanto, oggi a Cornaredo, arriva il San Gallo, in una di quelle partite, e non è solo retorica linguistica, che sarebbe fondamentale vincere, per evitare di doversi giocare un posto tra le prime sei tra una settimana a Losanna.
Difficile però, in questi giorni, non ripensare a ciò è che è successo a Basilea domenica scorsa, con quella decisione dell’arbitro von Mandach (mal coadiuvato al VAR dal nostro numero uno, Schärer), che non ha espulso Ajeti per un monumentale fallo su Grgic. Un intervento, che anche oltre Gottardo, è stato giudicato unanimemente da cartellino rosso. Addirittura, dalla Federazione, che dopo qualche perifrasi linguistica, ha dovuto ammettere che “l’espulsione sarebbe stata la soluzione auspicata”.
Insomma, ancora una volta il Lugano è stato danneggiato, e a un certo punto, delle scuse non si sa più cosa farsene.
Questo tipo di errori, oltre a condizionare i campionati, possono risultare decisivi per la carriera di un giocatore o di un allenatore. Insomma, per la vita di chi fa sport, che non dura così tanto e che ogni tanto può essere influenzata da decisioni altrui. Che ovviamente, non possono essere prese con leggerezza.
(Steffen e Aliseda, nella foto Ticishot-Simone Andriani)