È intervenuto il ministro
dell'Interno, ha dichiarato che metterà in atto ulteriori misure per
l'incolumità degli agenti. I poliziotti impiegati sono stati oltre
duemila. La maggior parte delle strade, in zona Olimpico, era stata
chiusa, nel tentativo di separare le tifoserie. Sì, perché si sta
parlando una partita di calcio. Il derby della capitale d'Italia ha
mostrato la sua faccia, che non è inedita. A partire dalle 17:30
sono iniziati i primi scontri, e poi c'è stata una vera e propria
guerriglia. Tutori dell'ordine feriti, auto danneggiate, oggetti
lanciati da tutte le parti. Persone in giro per la città con il
volto coperto. I laziali che con striscioni hanno invitato quelli
romanisti alla carica. Ah, non potevano mancare ultras, ci scusino i
cultori di questa suprema categoria, stranieri venuti a dare man
forte alle fazioni, sono arrivati dalla Bulgaria, dalla Germania,
dalla Croazia, dalla Grecia. Poco importa a sostegno di chi. A che
cosa abbiamo assistito? A una forma di delirio collettivo, dove
prende il sopravvento l'assurdo. Siamo nell'ambito della cronaca
nera. Cosa succederà? Niente. Lo ha cantato De André: lo Stato
si indigna, si costerna, s'impegna e poi getterà la spugna con gran
dignità. Appuntamento al prossimo derby, ci sarà un'altra
guerriglia, è una promessa e una minaccia.
CALCIO ITALIANO

La guerriglia urbana prima del derby di Roma