CALCIO ITALIANO
La guerriglia urbana prima del derby di Roma
Pubblicato il 14.04.2025 07:02
di A. L.
È intervenuto il ministro dell'Interno, ha dichiarato che metterà in atto ulteriori misure per l'incolumità degli agenti. I poliziotti impiegati sono stati oltre duemila. La maggior parte delle strade, in zona Olimpico, era stata chiusa, nel tentativo di separare le tifoserie. Sì, perché si sta parlando una partita di calcio. Il derby della capitale d'Italia ha mostrato la sua faccia, che non è inedita. A partire dalle 17:30 sono iniziati i primi scontri, e poi c'è stata una vera e propria guerriglia. Tutori dell'ordine feriti, auto danneggiate, oggetti lanciati da tutte le parti. Persone in giro per la città con il volto coperto. I laziali che con striscioni hanno invitato quelli romanisti alla carica. Ah, non potevano mancare ultras, ci scusino i cultori di questa suprema categoria, stranieri venuti a dare man forte alle fazioni, sono arrivati dalla Bulgaria, dalla Germania, dalla Croazia, dalla Grecia. Poco importa a sostegno di chi. A che cosa abbiamo assistito? A una forma di delirio collettivo, dove prende il sopravvento l'assurdo. Siamo nell'ambito della cronaca nera. Cosa succederà? Niente. Lo ha cantato De André: lo Stato si indigna, si costerna, s'impegna e poi getterà la spugna con gran dignità. Appuntamento al prossimo derby, ci sarà un'altra guerriglia, è una promessa e una minaccia.