Mancavano 33 chilometri
alla fine della corsa, e Mathieu van der Poel era in fuga per la sua
vittoria. Aveva staccato Pogacar, dopo che lo sloveno aveva preso
male una curva e caduto in un fosso. Pedalava con forza e potenza,
mostrando pure la sua straordinaria agilità sulla bici. Ecco quello
che non ti aspetti, ecco il gesto incredibile e che lascia senza
parole. Il ciclismo è sport di strada e di popolo, dove il tifoso
rispetta i corridori, perché c'è un fattore che li accomuna
tutti: la fatica. Tra la folla, all'improvviso, spunta una persona
che ha in mano una borraccia gialla e gliela lancia in faccia. Il
campione ha tirato dritto, ha continuato a pedalare, aveva un
traguardo da raggiungere, lo aspettava l'ennesimo trionfo. Viste e
riviste le immagini impressionano, il comportamento si situa
nell'ambito dell'assurdo e dell'incredibile. Ogni spiegazione è
superflua. Si rimane interdetti. Van de Poel sta subendo da tempo, è
già stato bersagliato: di sputi o di birra. Lui non ha dubbi, alla
fine della gara è stato chiaro: “È stato un tentato omicidio”.
Ha continuato: “Non possiamo fare niente di nulla. Ho provato
dolore”. Ha concluso: “Chi
ha lanciato l'oggetto deve essere denunciato e processato. Se l'UCI
non interviene, credo che mi rivolgerò al mio team legale per
farlo”.
CICLISMO

Van der Poel: "È tentato omicidio"