La RSI scrive di un alterco tra Steffen e Papadopoulos nell’allenamento
precedente la partita con il San Gallo. Steffen, come molti avranno visto,
aveva una fasciatura alla mano sinistra, per una microfrattura al polso.
Chi ha assistito all’allenamento, conferma i fatti e aggiunge che l’intervento di Papadopoulos su Steffen non era particolarmente cattivo. Con questa intensità se ne vedono tanti, anche tra compagni. Il problema, è che Steffen, cadendo male, ha sentito un “crack” che lo ha comprensibilmente spaventato. Il nazionale si è rialzato prendendosela con il mondo e in particolar modo “Papa”, che ha reagito. A sedare l’alterco è intervenuto subito Croci-Torti, che alla fine, è quello che ha rischiato più di tutti.
Non è un segreto, purtroppo, che Steffen non sia il giocatore più simpatico all’interno dello spogliatoio del Lugano e i tre anni di contratto appena firmati, lo hanno forse reso ancora più invidiato.
Anche lui, dall’inizio della sua avventura in bianconero, non ha mai fatto nulla per integrarsi con umiltà: anzi, con un pizzico di arroganza, ha spesso giudicato il gruppo, ha parlato dei compagni e si è lasciato andare a delle lamentele. Soprattutto quando ha fatto interviste con i media di Oltre Gottardo.
Come avevamo già scritto in altre occasioni, i tre anni di contratto a Steffen, che a novembre compirà 34 anni, sono apparsi decisamente troppi. Anche perché, come testimonia anche quest’ulteriore episodio, nonostante le sue indubbie qualità calcistiche, non è certo un giocatore che in futuro potrà diventare un leader silenzioso dello spogliatoio.
E ora, la patata bollente, è nelle mani di Croci-Torti, che dovrà cercare di ritrovare al più presto l’armonia di gruppo, che sembra un po’ smarrita di questi tempi.
Chi ha assistito all’allenamento, conferma i fatti e aggiunge che l’intervento di Papadopoulos su Steffen non era particolarmente cattivo. Con questa intensità se ne vedono tanti, anche tra compagni. Il problema, è che Steffen, cadendo male, ha sentito un “crack” che lo ha comprensibilmente spaventato. Il nazionale si è rialzato prendendosela con il mondo e in particolar modo “Papa”, che ha reagito. A sedare l’alterco è intervenuto subito Croci-Torti, che alla fine, è quello che ha rischiato più di tutti.
Non è un segreto, purtroppo, che Steffen non sia il giocatore più simpatico all’interno dello spogliatoio del Lugano e i tre anni di contratto appena firmati, lo hanno forse reso ancora più invidiato.
Anche lui, dall’inizio della sua avventura in bianconero, non ha mai fatto nulla per integrarsi con umiltà: anzi, con un pizzico di arroganza, ha spesso giudicato il gruppo, ha parlato dei compagni e si è lasciato andare a delle lamentele. Soprattutto quando ha fatto interviste con i media di Oltre Gottardo.
Come avevamo già scritto in altre occasioni, i tre anni di contratto a Steffen, che a novembre compirà 34 anni, sono apparsi decisamente troppi. Anche perché, come testimonia anche quest’ulteriore episodio, nonostante le sue indubbie qualità calcistiche, non è certo un giocatore che in futuro potrà diventare un leader silenzioso dello spogliatoio.
E ora, la patata bollente, è nelle mani di Croci-Torti, che dovrà cercare di ritrovare al più presto l’armonia di gruppo, che sembra un po’ smarrita di questi tempi.