CALCIO ITALIANO
Fagioli e il diritto di rialzarsi
Pubblicato il 15.04.2025 08:15
di A. L.
Di nuovo scommesse illegali, l'attenzione dei media è di nuovo sul tema che evidentemente appassiona i lettori. Pubblicazioni di conversazioni private e articoli in abbondanza. Emerge uno spaccato che indigna, e che suscita emozioni di diverso tenore. Arrivano poi i social che emettono le loro sentenze: definitive; inappellabili; sommarie. La ricerca del capro espiatorio è un tratto della modernità e ben rappresenta lo spirito del tempo. Ma Nicolò Fagioli reclama il diritto di andare avanti. Rivendica la possibilità di proseguire la sua vita come uomo e come professionista. Ha ammesso i suoi errori. È stato squalificato, la pena l'ha purgata. Ora il suo nome campeggia ancora sulle prime pagine di giornali e siti. Lui ha lanciato un appello umano: “Ho sbagliato, ho pagato, ho diritto a rialzarmi”. Il suo è un grido di aiuto, reclama l'opportunità di mettersi alle spalle una fetta di vita, dove è stato preda della debolezza, dove è stato travolto dal demone della ludopatia. Ha bruciato colpevolmente milioni e rischiava di bruciare la sua esistenza. Madre natura lo ha dotato di un talento, e attraverso questo sta cercando di percorrere la strada della redenzione. Milita in Serie A, la Fiorentina lo paga e crede al giocatore. Il tema è complesso: Dove finisce il diritto di cronaca? È naturale questo accanimento mediatico? Difficile, se non quasi impossibile, il compromesso tra memoria e oblio. Purtroppo.