Chi è il giocatore elvetico più vittorioso degli ultimi anni? Probabilmente, senza andare a spulciare le statistiche, in pochi risponderanno alla domanda in maniera corretta. La risposta? Yannick Zehnder. L’attaccante dello Zurigo ha in effetti vinto ben tre titoli negli ultimi quattro anni e ora, con una nuova finale alle porte, può addirittura ambire a un incredibile poker in sole cinque stagioni. Il 27enne è una sorta di amuleto, un garante di successo. Il primo titolo lo ha conquistato con il suo Zugo nel 2021. L’anno dopo il bis. Dopo un campionato di digiuno, nel 2024 è arrivato anche il terzo sigillo, stavolta con la maglia dello ZSC. Il nativo di Zugo è un attaccante molto duttile e completo e ha sicuramente anche degli atout offensivi. Prova ne sono ad esempio le 19 reti siglate nella stagione 2020/21. Un atout forse un po’ frenato dal fatto di giocare in una corazzata come quella dei Lions. Se giocasse in una squadra meno talentuosa e disponesse quindi di più spazio, le sue statistiche personali sarebbero sicuramente migliori e magari sarebbe già riuscito anche a disputare una rassegna iridata con la maglia della Nazionale. Invece finora Zehnder si è dovuto accontentare di scendere sul ghiaccio con il rossocrociato sul petto solamente in alcune partite di preparazione. Dando però appunto un’occhiata alla sua bacheca, non dovrebbe essere un motivo di sconforto per il giocatore. Grande tifoso del GC, tra qualche mese l’attaccante cambierà aria e si trasferirà in quel di Losanna dove ha firmato un contratto di tre anni valido sino al 2028. Chissà che non sia di buon auspicio per i vodesi. Una cosa è certa. Zehnder, nelle prossime due settimane, farà di tutto per arrivare in riva al Lemano in una squadra ancora senza titoli. In questo senso la sua avventura è iniziata bene, grazie specialmente ai soliti Andrighetto e Malgin. Il duo dei Lions è semplicemente di un altro pianeta e lo ha dimostrato nella prima sfida a Losanna, vinta dagli ospiti con il punteggio di 3 a 0. Una vittoria facile, ipotecata già nel primo tempo. Nei restanti 40' gli uomini di Bayer si sono accontentati di gestire il vantaggio senza sprecare troppe forze e risorse. Il LHC quasi mai si è reso pericoloso, Hrubec ha dovuto compiere pochissimi interventi difficili, merito anche dei parecchi tiri bloccati. Nemmeno in powerplay Rochette e compagni hanno saputo pungere. Insomma, la prima sfida ha dimostrato la superiorità dei campioni in carica. Il compito per i il Losanna è davvero tosto, sgambettare i favoriti avversari sarà un'impresa durissima.
(PostFinance/KEYSTONE/Christian Merz)