Yann Sommer ha 36 anni,
forse nemmeno lui credeva che la sua esperienza milanese fosse così
gratificante. Il portiere non smette di stupire. Mostra una
condizione fisica strepitosa, è sempre concentrato e attento. È uno
dei leader indiscussi dell'Inter. Si muove come un vero libero, un
giocatore di movimento aggiunto. Contro il Bayern ha commesso qualche
sbavatura, ma la sua gestione del pallone è straordinaria. Ha i
piedi e la sapienza tattica di un centrocampista, ora palla lunga,
ora palla appoggiata al compagno. Inzaghi gli ha affidato le chiavi
della difesa della squadra. Sommer non ha nessun timore, lui davanti
alle responsabilità non indietreggia, le affronta.
Xherdan Shaqiri ha 33
anni, il suo ritorno a Basilea sembrava la classica operazione
nostalgia, figlia di chi rimane attaccato al passato. Il campo
racconta che il Basilea veleggia saldamente in testa alla classifica.
E Shaqiri non smette di segnare e sfornare assist per i compagni.
Nonostante l'età: fa la differenza. L'obiezione circa il livello non
eccelso della Super League è speciosa. Il rendimento del calciatore
stupisce. Il talento è innegabile e anche il piede. Una discreta
condizione e la determinazione di essere protagonista fanno il resto.