CALCIO INTERNAZIONALE
Il calcio scandinavo stupisce l'Europa
Pubblicato il 18.04.2025 07:37
di Silvano Pulga
Abbiamo seguito per diversi anni, scrivendo per altre testate, il calcio svedese, anche commentando, per una televisione d'oltre confine, le partite dell'Allsvenskan. Di conseguenza, in questa stagione di Conference League, pur dedicando principalmente la nostra attenzione ai risultati del FC Lugano, abbiamo sempre osservato l'andamento delle compagini svedesi, in particolare del Djurgården, squadra storica della capitale, un tempo ospitata allo stadio olimpico di Stoccolma (dove ci sono ancora gli uffici). Gli Järnkaminerna (le stufe) come sono soprannominati dai tifosi, grandi rivali degli Gnaget (l'AIK, che gioca le partite casalinghe nella prestigiosa Fiends Arena, lo stesso della nazionale Blågul), hanno compiuto un exploit assoluto: superando il Rapid Vienna con un perentorio 1-4 dopo i supplementari, avendo rimontato nei tempi regolamentari lo 0-1 dell'andata, si sono qualificati per la semifinale della competizione.
Un'impresa, favorita dall'aver disputato quasi tutto l'incontro in superiorità numerica, che consentirà ai blucelesti di giocarsi l'accesso alla finale contro i favoritissimi inglesi del Chelsea: la Tele2 Arena, il modernissimo impianto della capitale che il Djurgården condivide con l'Hammarby, è quindi pronto a ospitare la partita più importante della storia del club. 
L'altra impresa del calcio nordico arriva da Roma. Gli appassionati ticinesi ricordano sicuramente il Bodø Glimt, avversario del FC Lugano lo scorso anno, nel girone di qualificazione della Conference League. I gialloneri, ormai una realtà consolidata del calcio continentale, hanno eliminato la favorita Lazio, superandola ai rigori, dopo che i biancazzurri, nel finale dei tempi regolamentari, erano riusciti a recuperare lo svantaggio di due reti maturato nella gara d'andata in Norvegia. Un grande risultato, sicuramente; tuttavia, non così inatteso, visto quanto fatto, sinora, dalla squadra norvegese in queste ultime stagioni, in patria (dove hanno soppiantato il più blasonato Rosenborg, giustiziere anche del Milan, in Coppa campioni, diversi decenni fa) e in Europa. Tra i protagonisti di questo risultato l'attaccante Jens Petter Hauge, passato anche da San Siro sponda rossonera nell'autunno 2020, proveniente proprio dal Bodø Glimt,  e ingaggiato dai rossoneri dopo aver disputato, a San Siro, una gara di grande spessore. Come noto, a Milano ebbe poca fortuna. Il giocatore, dopo pochi mesi, a fine stagione, venne girato all'Eintracht Francoforte, in Bundesliga (dove si aggiudicò, nel 2022, l'Europa League, seppure non da titolare, nella finale contro i Rangers di Glasgow) e, dopo un ulteriore passaggio al Gent, rientrato a Francoforte, è tornato al club di origine nel gennaio 2024. Ora, tra pochi giorni, si toglierà la soddisfazione di giocare all'Old Trafford, e di disputare una semifinale di Europa League da titolare, e non da comprimario. E siccome lo abbiamo apprezzato nel suo passaggio a Milano, soprattutto per la dedizione al lavoro (memorabile una sua foto in aereo, mentre studiava italiano, di ritorno da una trasferta europea), nonostante quei limiti caratteriali che gli hanno impedito, sinora, di far valere le sue doti nei tornei nazionali di punta, non possiamo che essere felici per questo prestigioso traguardo da lui raggiunto.