AC BELLINZONA
La triste guerra tra striscioni e provocazioni
Pubblicato il 19.04.2025 09:05
di L.S.
È innegabile, che vedere questo “spettacolo” degli striscioni al Comunale, sia qualcosa di molto triste.
Prima il “Benta vattene”, sui muri attorno allo stadio e poi addirittura sui seggiolini pitturati della tribuna. Poi la risposta di Bentancur, con uno striscione che ha voluto riaffermare chi ama il Bellinzona, ossia quei tifosi che siedono in tribuna e applaudono la squadra, invece di attaccare volgarmente la società. Lo striscione esposto già prima della partita recitava “noi… i veri tifosi che amano il Bellinzona”. C’è stato anche chi, sui social e allo stadio, pensava che fosse uno striscione esposto dagli Ultras!
Gli ultras però non si sono fatti attendere e poco dopo, durante la partita, hanno tirato fuori un altro striscione  di cattivo gusto, rivangando un incidente d’auto in cui era stato protagonista Bentancur più di 20 anni e che costò la vita a una ragazzina.
Tra tanto squallore c’è stata anche la partita, per fortuna, conclusasi con la vittoria per 2 a 1 del Bellinzona.
Tutto finito? Si può finalmente festeggiare in assoluta serenità?
Nemmeno per sogno: Bentancur, dopo aver abbracciato i suoi ragazzi in mezzo al campo, si rivolge verso gli Ultras e fa un gesto poco signorile, per non dire provocatorio, toccandosi i genitali.
Gesto che purtroppo, per lui, viene ripreso dalle telecamere di Bluesport e che ha partorito una foto che poco dopo circolava sui social. Dopo avergli dato degli ubriaconi, ora questo. Anche il patron, insomma, si è fatto tirar dentro da una polemica triste che non fa altro che infangare il buon nome del club granata.
E adesso? Come andrà avanti questa battaglia a colpi di striscioni? Quale sarà il prossimo episodio?
La speranza è che tutti si diano una calmata, perché se Sannino e i suoi ragazzi stanno regalando un buon spettacolo calcistico in campo, fuori regna la vergogna. E alla fine, a perderci è soltanto l'ACB.