La salvezza è più vicina, ma, nonostante la vittoria (2-1)
di ieri sera contro lo Stade Nyonnais, non è ancora raggiunta. La vittoria
dello Sciaffusa, sul campo del Carouge, complica i piani del Bellinzona, che
resta comunque a +6 rispetto alla squadra di Hakan Yakin a cinque partite dalla
fine (l’ultima partita sarà Sciaffusa-Bellinzona!).
Insomma, vietato abbassare la guardia e come dice Giuseppe Sannino, “bisogna restare sul pezzo”.
Il mister è comunque contento di queste prime settimane nella capitale:
“Sono soddisfatto perché ho visto un cambiamento di atteggiamento da parte della squadra. Dopo il 7 a 0 di Carouge ho visto i ragazzi soffrire, tenerci tanto a questa maglia e volere a tutti i costi la salvezza”.
I giocatori stanno rispondendo alla grande:
“Loro hanno già capito cosa voglio e sanno che la partita è soltanto l’ultimo atto del duro lavoro che facciamo in settimana. Ormai sono un “rompiballe”, ma lo hanno accettato molto bene e stanno dando tutto. Sono molto felice per loro, perché si meritano queste soddisfazioni”.
Anche se non è tutto facile, ovviamente:
“Sappiamo che dovremo lottare fino alla fine, anche perché lo Sciaffusa non molla. Abbiamo ragazzi validi e interessanti, ma la squadra purtroppo non è assortita benissimo e ci manca qualche ricambio in alcuni ruoli”.
Ieri, in effetti, il mister ha operato solo tre cambi:
“In certe posizioni abbiamo gli uomini contati e oltretutto, dopo l’infortunio di Sabbatini, avevamo soltanto tre centrocampisti. Sono però contento di chi è entrato e di cosa ha dato alla squadra”.
L’assenza di Sabbatini può essere pesante:
“Sabba è il giocatore che dà equilibrio, che tiene la squadra compatta e che deve parlare con i compagni. È fondamentale per la nostra organizzazione, cosa che in Svizzera, nonostante ci siano squadre e giocatori molto bravi, non vedo spesso”.
Difficile, dalla panchina, non percepire tutto ciò che succede sugli spalti e non sentire la polemica tra gli Ultras e la proprietà:
“Quando sono arrivato a Bellinzona ero al corrente che c’erano delle problematiche, ma onestamente non conosco tutti gli antefatti. Bellinzona è una città di calcio, con un grande passato e il mio auspicio è che si possano cancellare le incomprensioni e tornare ad avere un clima di maggior serenità. Capisco alcuni tifosi, che si aspettavano risultati migliori, ma dall’altra parte Bentancur ci ha messo tanta passione e soldi. Spero che si riesca a dimenticare il passato e ripartire da zero, anche perché i ragazzi hanno bisogno del supporto di tutto l’ambiente”.
La prossima partita è a Wil:
“Un’altra partita difficilissima, come lo sono tutte”.
E del futuro di Sannino, si sa già qualcosa?
“Il mio futuro è martedì, per la ripresa degli allenamenti. Per ora… buona Pasqua a tutti”.
Grazie mister. Altrettanto.
Insomma, vietato abbassare la guardia e come dice Giuseppe Sannino, “bisogna restare sul pezzo”.
Il mister è comunque contento di queste prime settimane nella capitale:
“Sono soddisfatto perché ho visto un cambiamento di atteggiamento da parte della squadra. Dopo il 7 a 0 di Carouge ho visto i ragazzi soffrire, tenerci tanto a questa maglia e volere a tutti i costi la salvezza”.
I giocatori stanno rispondendo alla grande:
“Loro hanno già capito cosa voglio e sanno che la partita è soltanto l’ultimo atto del duro lavoro che facciamo in settimana. Ormai sono un “rompiballe”, ma lo hanno accettato molto bene e stanno dando tutto. Sono molto felice per loro, perché si meritano queste soddisfazioni”.
Anche se non è tutto facile, ovviamente:
“Sappiamo che dovremo lottare fino alla fine, anche perché lo Sciaffusa non molla. Abbiamo ragazzi validi e interessanti, ma la squadra purtroppo non è assortita benissimo e ci manca qualche ricambio in alcuni ruoli”.
Ieri, in effetti, il mister ha operato solo tre cambi:
“In certe posizioni abbiamo gli uomini contati e oltretutto, dopo l’infortunio di Sabbatini, avevamo soltanto tre centrocampisti. Sono però contento di chi è entrato e di cosa ha dato alla squadra”.
L’assenza di Sabbatini può essere pesante:
“Sabba è il giocatore che dà equilibrio, che tiene la squadra compatta e che deve parlare con i compagni. È fondamentale per la nostra organizzazione, cosa che in Svizzera, nonostante ci siano squadre e giocatori molto bravi, non vedo spesso”.
Difficile, dalla panchina, non percepire tutto ciò che succede sugli spalti e non sentire la polemica tra gli Ultras e la proprietà:
“Quando sono arrivato a Bellinzona ero al corrente che c’erano delle problematiche, ma onestamente non conosco tutti gli antefatti. Bellinzona è una città di calcio, con un grande passato e il mio auspicio è che si possano cancellare le incomprensioni e tornare ad avere un clima di maggior serenità. Capisco alcuni tifosi, che si aspettavano risultati migliori, ma dall’altra parte Bentancur ci ha messo tanta passione e soldi. Spero che si riesca a dimenticare il passato e ripartire da zero, anche perché i ragazzi hanno bisogno del supporto di tutto l’ambiente”.
La prossima partita è a Wil:
“Un’altra partita difficilissima, come lo sono tutte”.
E del futuro di Sannino, si sa già qualcosa?
“Il mio futuro è martedì, per la ripresa degli allenamenti. Per ora… buona Pasqua a tutti”.
Grazie mister. Altrettanto.
(Foto Filippo Zanovello)