Un Bentancur sobrio ed equilibrato risponde a chi lo ha tirato in ballo in maniera sconveniente (e biasimevole) anche venerdì sera.
Ma prima con il patron è ovvio parlare della partita che ha visto il Bellinzona incamerare di nuovo tre punti. Punti pesanti, nonostante il vantaggio sullo Sciaffusa sia rimasto di 6 punti, in quanto i renani sono andati a vincere contro l’Etoile Carouge, squadra che probabilmente, essendo fresca di promozione in Challenge, "non se la sente" di fare un ulteriore balzo di categoria.
Pablo, avete compiuto un altro passo in avanti:
“Sì, si è trattato di una bellissima e grandissima vittoria. Sono orgoglioso di questi ragazzi”.
Il pubblico ha fatto da dodicesimo uomo:
"Un gran bel pubblico (a chiusura delle casse più di 1200 spettatori paganti, ndr). I veri tifosi sono questi qua (Bentancur allunga il braccio destro sullo striscione che ‘campeggia‘ sulla tribuna, ndr)".
Di tifosi ‘veri’ ce ne sono però anche sugli spalti:
“È vero, ringrazio anche loro per il sostegno che ci danno. Nella prossima stagione molte cose cambieranno anche lì”.
I giocatori non sono più andati a salutare i "soliti noti": lo ha deciso lei?
"Nient’affatto. Lo hanno fatto di loro spontanea volontà, reagendo nel modo giusto. Da quando non vanno più a farsi umiliare dai vandali, hanno iniziato a vincere. Sannino è stato bravo a farglielo capire (il mister, come si ricorderà, era rimasto pure lui coinvolto nella ‘bagarre’ avvenuta a Carouge, ndr)".
La mano del mister si vede:
“La squadra ha avuto un chiaro e inequivocabile cambiamento di carattere. I giocatori, che avevano bisogno di tranquillità e serenità, hanno trovato il giusto equilibrio proprio grazie al mister”.
Un Bellinzona che sul campo si è letteralmente trasformato: in lei c’è il rammarico di non avere agito prima?
"Assolutamente no. Quando avevo cambiato tre allenatori in un anno, vincendo tra l’altro il campionato, fui criticato… Non posso dire nulla di negativo sullo staff spagnolo. Ha senz’altro fatto la sua parte. Come sta facendo adesso Sannino”.
Approfittiamo della disponibilità di Bentancur per uscire un po’ dal ‘seminato’, rispolverando il vecchio discorso del Comunale: ora che il Gran Galà d’atletica è stato accantonato, c’è da sperare che la Città restituisca all’ACB uno stadio di calcio (un auspicio a più riprese avanzato dai soci che staccano l’abbonamento della tribuna, dalla quale è impossibile vedere la partita al 100 per cento).
Sono migliorati i rapporti con il Municipio, auspica più comprensione, una migliore intesa?
“Desidero precisare che io non chiedo più niente al Comune. Ogni discorso viene ora portato avanti da Martignoni che ringrazio, anche pubblicamente, per il gravoso impegno che si è assunto nella sua qualità di presidente“.
La licenza?
"Ci vuole la firma del Comune per lo stadio! Noi abbiamo pagato tutto. La licenza l‘abbiamo sempre ottenuta, abbiamo anche depositato delle garanzie personali. Ripeto, manca solo l‘ok del Municipio, adesso che non c’è più l‘atletica non possono più sussistere scuse“.
Il rapporto con Sannino sarà prolungato?
"Aspettiamo di mettere prima al sicuro il posto in Challenge, le prospettive sono favorevoli per una sua conferma. Ma è presto per dirlo, ne parleremo a tempo debito“.
Ma prima con il patron è ovvio parlare della partita che ha visto il Bellinzona incamerare di nuovo tre punti. Punti pesanti, nonostante il vantaggio sullo Sciaffusa sia rimasto di 6 punti, in quanto i renani sono andati a vincere contro l’Etoile Carouge, squadra che probabilmente, essendo fresca di promozione in Challenge, "non se la sente" di fare un ulteriore balzo di categoria.
Pablo, avete compiuto un altro passo in avanti:
“Sì, si è trattato di una bellissima e grandissima vittoria. Sono orgoglioso di questi ragazzi”.
Il pubblico ha fatto da dodicesimo uomo:
"Un gran bel pubblico (a chiusura delle casse più di 1200 spettatori paganti, ndr). I veri tifosi sono questi qua (Bentancur allunga il braccio destro sullo striscione che ‘campeggia‘ sulla tribuna, ndr)".
Di tifosi ‘veri’ ce ne sono però anche sugli spalti:
“È vero, ringrazio anche loro per il sostegno che ci danno. Nella prossima stagione molte cose cambieranno anche lì”.
I giocatori non sono più andati a salutare i "soliti noti": lo ha deciso lei?
"Nient’affatto. Lo hanno fatto di loro spontanea volontà, reagendo nel modo giusto. Da quando non vanno più a farsi umiliare dai vandali, hanno iniziato a vincere. Sannino è stato bravo a farglielo capire (il mister, come si ricorderà, era rimasto pure lui coinvolto nella ‘bagarre’ avvenuta a Carouge, ndr)".
La mano del mister si vede:
“La squadra ha avuto un chiaro e inequivocabile cambiamento di carattere. I giocatori, che avevano bisogno di tranquillità e serenità, hanno trovato il giusto equilibrio proprio grazie al mister”.
Un Bellinzona che sul campo si è letteralmente trasformato: in lei c’è il rammarico di non avere agito prima?
"Assolutamente no. Quando avevo cambiato tre allenatori in un anno, vincendo tra l’altro il campionato, fui criticato… Non posso dire nulla di negativo sullo staff spagnolo. Ha senz’altro fatto la sua parte. Come sta facendo adesso Sannino”.
Approfittiamo della disponibilità di Bentancur per uscire un po’ dal ‘seminato’, rispolverando il vecchio discorso del Comunale: ora che il Gran Galà d’atletica è stato accantonato, c’è da sperare che la Città restituisca all’ACB uno stadio di calcio (un auspicio a più riprese avanzato dai soci che staccano l’abbonamento della tribuna, dalla quale è impossibile vedere la partita al 100 per cento).
Sono migliorati i rapporti con il Municipio, auspica più comprensione, una migliore intesa?
“Desidero precisare che io non chiedo più niente al Comune. Ogni discorso viene ora portato avanti da Martignoni che ringrazio, anche pubblicamente, per il gravoso impegno che si è assunto nella sua qualità di presidente“.
La licenza?
"Ci vuole la firma del Comune per lo stadio! Noi abbiamo pagato tutto. La licenza l‘abbiamo sempre ottenuta, abbiamo anche depositato delle garanzie personali. Ripeto, manca solo l‘ok del Municipio, adesso che non c’è più l‘atletica non possono più sussistere scuse“.
Il rapporto con Sannino sarà prolungato?
"Aspettiamo di mettere prima al sicuro il posto in Challenge, le prospettive sono favorevoli per una sua conferma. Ma è presto per dirlo, ne parleremo a tempo debito“.
(Foto Filippo Zanovello)