Il secondo posto è lì, a tre punti, e in questo momento,
oggettivamente, è il massimo a cui si può puntare.
Il titolo, ormai, è andato. Lo vincerà il Basilea ? Probabile, almeno per due motivi: i sei punti di vantaggio sulla seconda (il Servette) a sei partite dalla fine e il cammino balbettante di chi sta dietro. Anche chi credeva nella rimonta dello Young Boys, ha dovuto ricredersi dopo il clamoroso 5 a 0 incassato a Lucerna.
A Losanna, oggi, non sarà per nulla una passeggiata. I vodesi, purtroppo per il Lugano, hanno ancora la speranza di acciuffare il sesto posto e giocheranno la partita della vita. I tre punti che li separano dallo Zurigo sesto, (la squadra di Magnin ha però una differenza nettamente migliore), li inducono a sperare ancora nel colpaccio.
E il Lugano? Dopo il pareggio, non brillante ma utilissimo, contro il San Gallo, la squadra di Croci-Torti affronta il finale di stagione con un po’ più di serenità. L’approdo tra le prime sei, non scontatissimo, è stato raggiunto, ora però bisogna cercare di ottenere un posto in Europa. Serve una posizione tra le prime quattro. E serve, soprattutto, un Lugano migliore di quello visto nelle ultime partite.
I bianconeri sono meno brillanti rispetto al passato: creano meno e subiscono sempre qualche gol. Nelle ultime sette partite hanno segnato solo sei volte, ma hanno incassato undici gol!
Dos Santos non ha ancora segnato in campionato, mentre Mahou e Bottani sono a quota uno! E Cimignani? Un gol solo, con il Lucerna, più di due mesi fa, mentre Bislimi, che l’anno scorso aveva fatto sette gol, è ancora a quota uno, frutto del gol realizzato nella prima giornata contro il Grasshopper!
E c’è Steffen, che a parte l’assist fornito contro il San Gallo, nel 2025 non si era ancora fatto notare, mentre Koutsias, che era partito benissimo, si è fermato a quota 4 gol, dopo la doppietta segnata più di un mese or sono contro il Winterthur.
Per non parlare di Przybylko, oggi nemmeno convocato, e ormai ai margini del progetto (almeno sembra…).
Insomma, il panorama, complici anche le assenze di Aliseda (sei gol) e Belhadj (4 gol), è piuttosto desolante.
Poi, come detto, si potrebbe anche parlare delle 45 reti subite, ma a parte il Basilea (32), è un male comune a molte squadre del nostro campionato, che non brillano certo per solidità difensiva.
Oggi, l’obiettivo, è di ritrovare un Lugano meno vulnerabile e più cinico. Contro una squadra come il Losanna, che ama giocare un calcio offensivo, potrebbe essere l’occasione giusta.
Calcio d’inizio alle ore 16.30, arbitra il signor Tschudi, con Gianforte al VAR.
Il titolo, ormai, è andato. Lo vincerà il Basilea ? Probabile, almeno per due motivi: i sei punti di vantaggio sulla seconda (il Servette) a sei partite dalla fine e il cammino balbettante di chi sta dietro. Anche chi credeva nella rimonta dello Young Boys, ha dovuto ricredersi dopo il clamoroso 5 a 0 incassato a Lucerna.
A Losanna, oggi, non sarà per nulla una passeggiata. I vodesi, purtroppo per il Lugano, hanno ancora la speranza di acciuffare il sesto posto e giocheranno la partita della vita. I tre punti che li separano dallo Zurigo sesto, (la squadra di Magnin ha però una differenza nettamente migliore), li inducono a sperare ancora nel colpaccio.
E il Lugano? Dopo il pareggio, non brillante ma utilissimo, contro il San Gallo, la squadra di Croci-Torti affronta il finale di stagione con un po’ più di serenità. L’approdo tra le prime sei, non scontatissimo, è stato raggiunto, ora però bisogna cercare di ottenere un posto in Europa. Serve una posizione tra le prime quattro. E serve, soprattutto, un Lugano migliore di quello visto nelle ultime partite.
I bianconeri sono meno brillanti rispetto al passato: creano meno e subiscono sempre qualche gol. Nelle ultime sette partite hanno segnato solo sei volte, ma hanno incassato undici gol!
Dos Santos non ha ancora segnato in campionato, mentre Mahou e Bottani sono a quota uno! E Cimignani? Un gol solo, con il Lucerna, più di due mesi fa, mentre Bislimi, che l’anno scorso aveva fatto sette gol, è ancora a quota uno, frutto del gol realizzato nella prima giornata contro il Grasshopper!
E c’è Steffen, che a parte l’assist fornito contro il San Gallo, nel 2025 non si era ancora fatto notare, mentre Koutsias, che era partito benissimo, si è fermato a quota 4 gol, dopo la doppietta segnata più di un mese or sono contro il Winterthur.
Per non parlare di Przybylko, oggi nemmeno convocato, e ormai ai margini del progetto (almeno sembra…).
Insomma, il panorama, complici anche le assenze di Aliseda (sei gol) e Belhadj (4 gol), è piuttosto desolante.
Poi, come detto, si potrebbe anche parlare delle 45 reti subite, ma a parte il Basilea (32), è un male comune a molte squadre del nostro campionato, che non brillano certo per solidità difensiva.
Oggi, l’obiettivo, è di ritrovare un Lugano meno vulnerabile e più cinico. Contro una squadra come il Losanna, che ama giocare un calcio offensivo, potrebbe essere l’occasione giusta.
Calcio d’inizio alle ore 16.30, arbitra il signor Tschudi, con Gianforte al VAR.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)