Lo Zurigo dispone di tre matchpoint, dopo la vittoria casalinga ottenuta con il punteggio di 3 a 1. Una vittoria maturata grazie a tanta scaltrezza. Le tre reti, realizzate tra il 5’ e il 37’, sono state ottenuto scagliando appena 14 tiri e la prima è scaturita da un clamoroso errore di Frick. Gol segnati oltretutto dalle “secondi linee”, ovvero gli svizzeri Riedi, Baechler e Zehnder. I Lions non hanno certo sfoderato la loro miglior prestazione, merito anche di un ottimo Losanna che specialmente nella prima metà dell’incontro si è reso molto pericoloso. Diverse le occasioni non sfruttate dai vodesi, frutto spesso di ripartenze, ma non solo. Parecchi anche i momenti di pressione ospite, ma il portiere ceco Hrubec è stato intrattabile. E quando non ci è arrivato lui, ci hanno pensato i ferri della sua gabbia a dargli una mano. L'unica rete incassata è giunta nel finale, con il Losanna senza il portiere e dunque in 6 contro 5. Un risultato dunque un po’ bugiardo, per come è maturato, ma alla fine chi vince ha sempre ragione. La partita è stata molto corretta, poche le penalità, ma l’intensità non è certo mancata e il ritmo è stato forsennato.
Lo ZSC è così a un passo dal riconfermarsi campione, ma bisogna tessere le lodi al complesso di Ward. Tenere testa a Malgin e soci non è impresa evidente, bene o male i vincitori della regular season ci stanno comunque riuscendo, anche se poi difficilmente tutto questo verrà premiato con il trionfo finale. L’impressione è in fondo sempre la stessa, lo Zurigo ha comunque qualcosa in più complessivamente e in casa è semplicemente insuperabile.
Tornando sul fronte ticinese, venerdì il Lugano dovrebbe annunciare l'avvento di Tomas Mitell e Stefan Hedlund.

(KEYSTONE/Til Buergy)