Il Lugano II arriva dalla bella vittoria di Basilea: tre punti
che ci volevano per mantenere intatte le speranze di salvezza, alla vigilia di
un derby molto atteso. La Prima Promotion si dimostra un campionato difficilissimo.
Andrea Vitali, tecnico della seconda squadra bianconera, riflette sul momento della sua squadra:
“La cosa più importante è quella di essere riusciti finora a mantenere intatte le possibilità di salvezza. Dobbiamo comunque capire che il derby non è l’ultima spiaggia”.
Un modo per allentare la pressione?
“È semplicemente la verità. Dopo il pareggio con il Bavois, che era una partita che a detta di tutti dovevamo assolutamente vincere, abbiamo vinto a Basilea. Perciò, calma, ci sono ancora cinque partite e dobbiamo sapere che domani con il Paradiso non è una “finale””.
Baldo Raineri ha fatto capire che il derby è una partita un po’ diversa dalle altre, almeno in sede di preparazione:
“Beh, credo abbia ragione, soprattutto dal profilo mentale. La nostra è una squadra giovane e questo aspetto non è sempre facile da gestire. Ma i ragazzi hanno già giocato derby così in passato e credo che ormai siano abituati”.
Sei stato l’assistente di Raineri a Chiasso: cosa ti ha insegnato?
“Mi ha fatto capire quanta dedizione e professionalità bisogna mettere in questo lavoro. Cerco di seguire questi suoi concetti, che per me sono preziosissimi”.
Il Paradiso lo conosci benissimo:
“So che sarà una bella battaglia. Credo che Baldo abbia dato alla squadra quella sua voglia di andare sempre avanti, senza però prendere gol. È una delle difese meno battute del campionato e questo nonostante facciano un bel gioco offensivo. Gli faccio i complimenti”.
Il Paradiso è al completo e voi?
“Noi, purtroppo, non recuperiamo quasi nessuno (Babic e Amirzade saranno ancora fuori): spero almeno di poter riavere Molino in panchina. Credo che alla fine giocherà la squadra che ha vinto settimana scorsa a Basilea”.
Andrea Vitali, tecnico della seconda squadra bianconera, riflette sul momento della sua squadra:
“La cosa più importante è quella di essere riusciti finora a mantenere intatte le possibilità di salvezza. Dobbiamo comunque capire che il derby non è l’ultima spiaggia”.
Un modo per allentare la pressione?
“È semplicemente la verità. Dopo il pareggio con il Bavois, che era una partita che a detta di tutti dovevamo assolutamente vincere, abbiamo vinto a Basilea. Perciò, calma, ci sono ancora cinque partite e dobbiamo sapere che domani con il Paradiso non è una “finale””.
Baldo Raineri ha fatto capire che il derby è una partita un po’ diversa dalle altre, almeno in sede di preparazione:
“Beh, credo abbia ragione, soprattutto dal profilo mentale. La nostra è una squadra giovane e questo aspetto non è sempre facile da gestire. Ma i ragazzi hanno già giocato derby così in passato e credo che ormai siano abituati”.
Sei stato l’assistente di Raineri a Chiasso: cosa ti ha insegnato?
“Mi ha fatto capire quanta dedizione e professionalità bisogna mettere in questo lavoro. Cerco di seguire questi suoi concetti, che per me sono preziosissimi”.
Il Paradiso lo conosci benissimo:
“So che sarà una bella battaglia. Credo che Baldo abbia dato alla squadra quella sua voglia di andare sempre avanti, senza però prendere gol. È una delle difese meno battute del campionato e questo nonostante facciano un bel gioco offensivo. Gli faccio i complimenti”.
Il Paradiso è al completo e voi?
“Noi, purtroppo, non recuperiamo quasi nessuno (Babic e Amirzade saranno ancora fuori): spero almeno di poter riavere Molino in panchina. Credo che alla fine giocherà la squadra che ha vinto settimana scorsa a Basilea”.