HC LUGANO
Lugano, si riparte da zero
Pubblicato il 26.04.2025 07:56
di Doriano Baserga
Da Luca Gianinazzi, ragazzo nostrano con poca esperienza, a un duo svedese con un curriculum già importante e che si spera possano portare quel carisma che forse lo scorso anno era mancato. A Lugano, dunque, si cambia, e lo si fa in  maniera decisamente energica.
Il tandem Mitell-Hedlund è stato presentato ieri alla Cornèr Arena dal DS Janick Steinmann. Il primo doppio colpo del direttore sportivo e’ di quelli che possono, anzi devono, dare un nuovo volto al Lugano. Di tecnici svedesi il Lugano ricorda con passione il solo John Stettvol che fece la fortuna del grande Lugano.
A Mitell, che ha davanti a sé un grande lavoro, abbiamo chiesto perché proprio il Lugano.
“E’ un club importante e Steinmann mi ha convinto del progetto che vuole sviluppare qui a Lugano. Ho saputo della difficile stagione trascorsa ma ora ripartiamo tutti e cercheremo di convincere i tifosi. Il pattinaggio e il gioco di squadra saranno il nostro tema quotidiano".
Hedlund dal canto suo non ha potuto resistere alla chiamata di Steinmann, malgrado un contratto appena siglato a Ginevra.
“Non potevo rinunciare a questa opportunità più stimolante che a Ginevra. Con Mitell posso imparare un gioco diverso dal mio e per me evolvere è importante".
Non sarà il numero uno, sarà l'Associate coach:
"Non guardo al fatto che non sarò il no.1, l’importante è lavorare assieme per far crescere il club. Vogliamo riportare la cultura vincente e ci sono i presupposti per tornare protagonisti. La pressione a Lugano è enorme, ma questo non ci fa certamente paura. Anzi è uno stimolo per cercare di far bene".
Ultima considerazione di Capitan Thürkauf:
“Mittel l’ho appena conosciuto oggi e avremo modo e tempo di approfondire la conoscenza. Ho comunque parlato con diversi giocatori in Nord America e tutti mi hanno detto che si tratta di un ottimo allenatore che sa valorizzare anche i giocatori, oltre che proporre un gioco di squadra efficace. Hedlund lo conosco già da Zugo e so che è una persona capace e che conosce l’hockey svizzero molto bene. Entrambi ci daranno una spinta tornare in alto. Perché noi vogliamo competere con le migliori e giocare i playoff".
Hai visto la finale con lo Zurigo campione?
“Devo dirti la verità, non l’ho seguita molto. Ha vinto la formazione più forte ma ogni anno si ricomincia da zero per cui vedremo cosa ci dirà la prossima stagione. Non vedo l’ora di ricominciare e mi dispiace moltissimo di non essere potuto andare ai mondiali con la maglia rossocrociata. Auguro alla Svizzera di vincere la medaglia d’oro, dopo l’argento dello scorso anno. Andrò comunque a tifare per loro".