La finale della Coppa del
Re dovrebbe essere una festa, ma il calcio spagnolo è riuscito a
scrivere una delle sue pagine più nere. L'antefatto: da qualche
tempo la tv ufficiale del Real manda dei servizi in cui evidenzia
tutti gli errori compiuti dagli arbitri ai suoi danni. L'arbitro
designato per dirigere l'incontro è Ricardo De Burgos Bengoetxea,
nella conferenza della stampa che ha tenuto, è letteralmente
scoppiato in lacrime. È chiaro che il pubblico ludibrio del Madrid
funziona, la giacchetta nera ha confessato che il figlio gli ha
chiesto se fosse “un ladro”. Il varista ha aspramente
criticato il Real. Il Real ha emesso un comunicato durissimo. Tebas,
il Presidente della Liga, ha accusato pubblicamente e pesantemente
Florentino Perez. Scrivendo che “questo non è calcio”, ma
si tratta solo di una lotta di potere, aggiungendo che Perez “Non
protesta, fa pressione. Non si lamenta, minaccia”. Si sono poi
diffuse voci incontrollate, e pareva che il Real non volesse scendere
in campo. Ha emesso un altro comunicato. Alla fine la partita si
giocherà. Commedia? Farsa? Pantomima? La parola che sovviene è:
tristezza. La tv del Real ha tutto il diritto di fare vedere gli
episodi che hanno procurato nocumento ai bianchi. Ma omette un
dettaglio: e quelli subiti a favore in Spagna e nelle coppe?
Meditate gente, meditate.
CALCIO INTERNAZIONALE

Il giorno più triste del calcio spagnolo