CHAMPIONS LEAGUE
Solo l'Inter può fermare questo Barcellona
Pubblicato il 27.04.2025 06:41
di L.S.
Ha vinto il Barcellona (3-2), una partita dalla vigilia a dir poco polemica, ma sul campo bellissima.
È finita ai supplementari, con un gol di Koundé, dopo un errore in disimpegno di Modric: un destro da 20 metri che non ha lasciato scampo a Courtois.
La copa del Rey, va così ai catalani, che hanno dimostrato di essere ancora superiori al Real Madrid. Di poco, questa volta, ma pur sempre superiori.
Il Real di Ancelotti ha giocato con le sue armi, quelle di ripartenze veloci, affidate soprattutto a un Mbappé che è entrato in campo soltanto nella ripresa, ma che poi ha fatto vedere grandi numeri. Bene anche il giovane Güler, lasciato forse troppo in panchina durante questa stagione.
Il Barcellona invece ha giocato il suo solito calcio, fatto di pressing alto, asfissiante, giocate brevi e veloci, con esterni come Raphinha e Yamal che puntano sempre l’uomo. Insomma, è il calcio di Frick, un tedesco che non abiura il suo credo e che va avanti per la sua strada. I giovani che allena, tutti fortissimi, lo seguono e lo adorano. Sembra una macchina perfetta questa squadra. Non è ancora quella di Xavi, Iniesta e Messi, ma è sicuramente tanta roba.
Ora però, dopo aver portato a casa la Coppa nazionale ed essere leader in campionato, questa generazione di campioni deve dimostrare di essere la più forte anche in Europa. E non sarà facile.
Perché? Semplicemente perché l’avversario si chiama Inter, una squadra non così bella da vedere, forse non nel suo miglior momento, ma dannatamente capace di imbrigliare il gioco degli avversari.
Lasciamo perdere il derby di settimana scorsa, con una squadra rimaneggiata e probabilmente con la testa altrove (anche se il Milan, da qualche partita a questa parte, sembra aver trovato l’antidoto giusto per affrontare i cugini). Concentriamoci invece sull’Inter capace di soffrire, che sa giocare diversi tipi di partite, che sa adattarsi al gioco degli avversari. Cosa che il Barcellona, nonostante la grande qualità, non è abituato a fare. I blaugrana hanno solo uno spartito, che recitano a memoria, anzi, è da applausi, ma spesso questo può diventare un limite.
Soprattutto se l’Inter riuscirà ad abbassare i ritmi della partita e metterla più su un piano tattico. I nerazzurri hanno bisogno di giocare in maniera “intelligente”, un po’ “sporca”, per confondere un avversario che sa benissimo cosa fare. Tocca a Inzaghi, dimostrare di saperci fare in questo tipo di circostanze.
Potrebbe essere una partita bellissima, oppure no, ma sarà sicuramente una partita che ci dirà tante cose.