La nuova Champions è agli
spareggi, e presenta lo scontro massimo degli ultimi anni. Tra Manchester
City e Real Madrid ne resterà uno solo. Di nuovo di fronte due
grandissimi allenatori: Guardiola e Ancelotti. Due che sanno che
cos'è la tattica. Due che sanno come stare davanti a una lavagna.
Due grandi intenditori di calcio. Due che propongono strategie differenti. Due carismatici, che dicono quello che pensano,
e sono ascoltati. Due vincenti e che rimarranno nella storia del
calcio. Entrambi sono stati dei centrocampisti, giostravano in
mediana. È una zona cruciale, quella dove si decidono le partite,
dove si imposta e dove si tenta di arrestare o contenere l'azione
degli avversari. Il centrocampista di livello sa dove posizionarsi,
perché il pallone non lo rincorre, cerca di anticiparlo. Lo spagnolo
crede nella posizione, schiera i suoi come se fossero dei pezzi sulla
scacchiera. L'italiano crede nella relazione, sostiene che vengano
prima i giocatori e poi il modulo. La loro rivalità esalta lo
spirito del gioco, hanno una lealtà reciproca. E non resta che
godersi un City-Real, che promette.
CHAMPIONS

Ancelotti versus Guardiola