AC BELLINZONA
ACB: anche lo staff deve fare meglio
Pubblicato il 11.02.2025 08:06
di Enrico Lafranchi
Delle ultime tre classificate, in questo 2025 solo lo Stade Nyonnais, (che aveva messo alla porta Christophe Caschili, sostituendolo con Andrea Binotto), ha fatto peggio del Bellinzona. I romandi hanno ottenuto soltanto un punto, contro i tre dei granata peraltro conquistati nello scontro diretto con lo Sciaffusa. È vero che c’è anche chi ha fatto meno bene di tutti, come lo Xamax (a mani vuote nelle ultime tre gare), però i neocastellani di punti ne hanno 25, ossia 4 in più. Il prossimo ‘testa a testa’ si giocherà alla Maladière il tre marzo dopo che gli undici di Anthony Braizat saranno ospiti, sulle rive del Reno, dei renani di Ciriaco Sforza.
I granata dopo essersi arresi all’Aarau, sono capitolati anche di fronte al Thun. Serviva, come aveva intitolato un ‘domenicale’ (Il Mattino) “un’impresa”. Sì, sarebbe stata un’impresa, ma è bene ricordare che la Stockhorn Arena aveva già salutato vincitori Dragan (anche domenica una prestazione, la sua, da capitano: il migliore di tutti, bernesi compresi) e compagni (settima giornata, 2-1, reti di Neelakandan e Nkama: tra l’altro l’ex U21 bianconero deve avere staccato l’abbonamento di ‘panchinaro’). Il Thun, a dire il vero, se l’era già vista brutta al Comunale, ma era riuscito a cavarsela senza gravi danni, proprio a causa dell’imperizia degli attaccanti di casa nostra. Tra l’altro, se ci è permesso aprire una parentesi, è lecito chiedersi come riuscirà a cavarsela Mauro Lustrinelli in Super League con questi effettivi. Non è che vogliamo mettere naso, è un problema suo.
C’è piuttosto da dire che il Bellinzona sta recitando, in questo inizio di ritorno, un ruolino di marcia di squadra da retrocessione. Lo abbiamo già evidenziato: tre miseri punti in tre partite! L’andatura è a scartamento ridotto, forse non tutti se ne rendono ancora conto. C’è un precedente: in sei partite di campionato (dalla dodicesima alla diciassettesima giornata) i granata erano usciti sconfitti ben quattro volte, senza vincerne neanche una. Qualcosa è cambiato?
Con la completezza d’organico – in particolare, ingaggio di Sutter e Souza, recupero di Sauter (quest’ultimo è una brutta copia del centrale d’inizio stagione), si pensava che Benavente fosse finalmente riuscito a ‘forgiare’ una squadra dalle risorse vincenti. Purtroppo non è così, i ‘numeri’ la dicono lunga (21 punti in altrettante partite, i 6 persi a tavolino sono un’altra cosa). Le prestazioni pure. In difesa continuano a verificarsi disattenzioni (persino vistose), la copertura a centrocampo rimane precaria (Sabbatini non è ancora il ‘motorino’ inesauribile che ci si poteva aspettare, al di là di personalità, disciplina e giocate intelligenti). Davanti mancano non solo gol (per fortuna ci sono quelli di Nivokazi, 8) ma anche tiri in porta (e dire che in allenamento non si fa altro). È anche possibile che al mister manchino valide alternative (date uno sguardo alla panchina), ossia soluzioni ‘concrete’. Sarà quel che sarà, i risultati non gli danno comunque ragione. Tutti (alludiamo all’intero staff) sono ora chiamati a fare meglio. Non c’è in effetti stata conferma del salto di qualità di cui si era largamente (e frettolosamente) parlato (all’interno dell’ACB, anche da parte di qualche giocatore), all’arrivo di Mario Rosas e Manuel Benavente. Il campionato è ancora lungo, è vero, ma non stiamo ad aspettare le gare da ‘ultima spiaggia’…
(foto Filippo Zanovello)