L’Ambrì spesso negli ultimi anni ci ha abituato a presentare i rinnovi o alcuni nuovi ingaggi tramite qualche simpatico video. Ieri, per l’annuncio del rinnovo di Chris DiDomenico, nulla di tutto ciò. Un comunicato scarno e semplice, all’antica, nel pieno della tradizione, senza pomposità e senza fanfara. A volte va benissimo anche così, pure il buon classico vecchio annuncio ha il suo fascino. Quello che conta è in ogni caso il contenuto. La notizia che era nell'aria da ormai settimane è diventata realtà. Un rinnovo assolutamente logico da ambedue le parti. Il matrimonio sta funzionando alla grande, “DiDo” in Leventina si trova benissimo e nello spazio di poco tempo è diventato un leader portando carisma e punti. Il canadese, alla soglia dei 36 anni, che compirà tra una decina di giorni, è un usato sicuro ed è fisicamente integro. A sorprendere un pochettino semmai è la durata del nuovo accordo: solamente una stagione. Se da parte del club questa durata è del tutto logica, c'era da aspettarsi che l'attaccante avrebbe puntato e spinto su di un'intesa più lunga, per ovvie ragioni di anagrafe. Il fatto che “Dido” abbia accettato questa proposta è la dimostrazione di quanto ci tenesse a rimanere e di quanto si trovi bene alla Gottardo Arena. L’attaccante, se avesse voluto insistere, avrebbe probabilmente strappato un accordo più lungo in barba all’età. Ad Ambrì oppure magari in un altro campionato, come ad esempio quello germanico, campionato molto seguito, in netta espansione e che può garantire a certi crack stipendi molto interessanti. Evidentemente “DiDo” ha capito le esigenze della società sopracenerina. Questo rinnovo annuale ovviamente non preclude che il binomio non sia destinato a prolungarsi oltre il 2026. Se le prestazioni dell’ex Friborgo dovessero continuare a essere all'altezza della situazione, e non c'è motivo per credere il contrario, sicuramente il direttore sportivo Paolo Duca offrirà un ulteriore nuovo contratto al numero 89. Il canadese è uno che non gioca per fare la comparsa, lui vuole essere protagonista e sa benissimo quanto bisogna investire per rimanere una figura dominante e guadagnarsi ancora qualche meritato anno di attività.

 (PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)