OFFSIDE
Esiste la fortuna o è semplicemente "destino"?
Pubblicato il 04.02.2025 20:45
di Luca Sciarini
Due partite, due televisori. Il pomeriggio di ieri è stato frenetico, soprattutto per chi ama il calcio e le nostre squadre.
Da una parte il Lugano capolista, che in casa contro il Sion non può permettersi passi falsi. La giornata è piovosa, ma da Cornaredo arriva fino a casa un ambiente elettrico.
Dall’altra parte, sul televisore più piccolo, il Bellinzona, impegnato ad Aarau, per cercare di dare ancora un senso al suo campionato.
Il Lugano, come gli capita ultimamente, balbetta calcio. Va in svantaggio, rischia di soccombere, ma riemerge. Con quella forza difficile da descrivere, che però è il marchio di fabbrica delle grandi squadre, che non si sa come, riescono sempre a metterci una pezza.
Il Bellinzona invece domina, gioca addirittura un calcio divertente e potrebbe farne due o tre a un Aarau irretito. E invece, ancora una volta, cade sul più bello.
Mentre a Cornaredo, il VAR sancisce la vittoria del Lugano (per un fallo di mano che anche in TV era difficile da vedere), al Brügglifeld il Bellinzona fa harakiri. Un paio di ingenuità costano carissimo. L’arbitraggio farà poi arrabbiare la dirigenza granata: c’è un rigore contestato e un pallone che qualcuno ha visto oltre la linea. La giornata è nerissima e sancisce, purtroppo, la fine delle ambizioni.
A Lugano, il Crus esulta ancora una volta: l’ha scampata bella. Un altro 3 a 2, come a Winterthur, sempre all’ultimo sospiro. Diverso sì, ma maledettamente uguale.
È ancora così che si vincono i campionati, che si entra nella storia.
Qualcuno la chiama fortuna, altri ci hanno scritto dei libri sul sinonimo, ma alla fine, se capita spesso, forse non è più un caso.
Il futuro di questo campionato ce lo dirà.