La stagione del Milan
sembra ricominciare. Il passato recente è alle spalle. I giocatori
sostengono di avere una nuova consapevolezza. Hanno la convinzione
che le difficoltà siano state superate. C'è una nuova speranza.
L'allenatore è un uomo forte, ha una volontà ferrea, appartiene
alla categoria dei determinati, incita ad andare avanti. Ma deve
cedere alle pressioni. Ibra ha ribaltato la squadra, ha venduto e acquistato.
E ha portato a Milano grandi giocatori. L'idea è stata quella di
inseguire la fantasia. Media e tifosi sono sicuri: i rossoneri hanno
la rosa più tecnica e talentuosa della Serie A. E tutti li vogliono
in campo, il quartetto delle meraviglie, destinato a far tremare
l'Italia e l'Europa: Pulisic; Joao Felix; Leao;
Gimenez. Gli avversari sono avvertiti, hanno di che
preoccuparsi. Berlusconi sosteneva che il suo Milan avesse
un'unica missione: “Vincere e convincere attraverso il bel
gioco”. E il milanismo questo messaggio lo rammenta e lo
ricorda. Spetta a Conceicao schierare i migliori sul terreno e
dominare il campo. Ci sarebbe una piccola obiezione: ma chi marca? Ma
è un pensiero specioso. Quando c'è lo spettacolo, c'è tutto.
CHAMPIONS

Milan, c'è il talento ma...