Il rigore inventato è una
recente introduzione del calcio moderno, perché il contatto è stato
abolito. Presuppone un tocco lieve, un minimo contatto. “Mi
arrendo, questo non è più calcio”, Beppe Bergomi,
opinionista di Sky, in genere è molto diplomatico quando esprime un
pensiero. Ma l'arbitro turco Halil Umut Meler l'ha combinata
grossa, decretando la massima punizione per un presunto contatto, in
Bruges-Atalanta, tra Hien e Nilsson, e il Var ha
optato per un silenzio complice e incomprensibile. Gasperini è
andato oltre, sostenendo che il calcio stia diventando “uno
sport completamente diverso”; i giocatori “si buttano
strillano per rubacchiare qualcosa”; la deriva è completa:
“Dopo che salteremo tutti come pinguini, adesso correremo anche
tutti come pinguini”. Secondo Capello un rigore di
questo tipo: “È scioccante, e
inaccettabile”. Per Costacurta: “Chi fischia
un rigore del genere non conosce il calcio”. Boban è
lapidario: “Non esiste, non esiste”. Spiega l'ex arbitro
spagnolo Lahoz: “Che un contatto del genere finisca con
una pena massima è molto pericoloso per il calcio”. E aggiunge
che sia necessario riflettere, altrimenti si cambia “l'essenza
del calcio”. L'Uefa per ora tace. Ma cosa avrà visto Meler?
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Il rigore inventato e la fine del calcio